18 gennaio 2012

Le regole

Viviamo in un sistema di leggi e norme che potrebbero apparentemente sembrare un antico e pesante bagaglio da trascinare; invece la sapienza che si è accumulata nei secoli ci dà la possibilità di vivere con gli altri uomini. E’ necessario allora scoprire le ragioni profonde della legge che, nella faticosa negoziazione tra uomini, diventa lo strumento necessario della mediazione dei bisogni del singolo e della collettività. Le regole solitamente hanno un valore ambivalente, difficilmente connotabile come “positivo” o “negativo” a priori: stabilire che è permesso fare una cosa, significa stabilire nello stesso tempo che non è possibile fare il suo contrario. Ogni regola, dunque, presenta aspetti che si presentano come positivi e negativi nello stesso tempo.

Considerare le regole come limite o risorsa significherebbe rinunciare ad allargare lo sguardo al contesto in cui sono inserite; non nascono dal nulla e non sono solo il capriccio di qualcuno. Di solito, sono il frutto di un confronto faticoso e impegnativo, che nelle loro esperienze condivise le persone si danno.
L’evento della Rivelazione, sognando la salvezza per ogni uomo, non si sottrae alla legge che ha il fine di insegnare a vivere da uomini… anzi, ne implica i fondamenti, consegnando all’uomo la libertà di una storia non chiusa su se stessa ma tesa verso un compimento di bene. 
La legge non è il fine, ma il mezzo che permette di lasciar intravedere nell’oggi una vita buona e bella possibile per tutti.


 Dal Vangelo di Matteo“Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o n segno della legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.”

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