29 ottobre 2010

Il campo nomadi - 1

Alle porte della città di V. sorge un grande campo nomadi. La situazione è ormai divenuta intollerabile: il campo è in condizioni di estremo degrado igienico-sanitario, nonostante ci vivano bambini ed anziani; non si sa più con precisione quante persone vi risiedano stabilmente, ed è diffusa la sensazione che vi trovino rifugio malviventi ed altri personaggi ambigui. Il sindaco ha deciso di prendere in mano la cosa, ed ha chiesto aiuto al consiglio comunale. Obiettivo: trovare una soluzione che garantisca la popolazione e i diritti di tutti i cittadini. Coerentemente con le sue motivazioni ideali, il sindaco vorrebbe trovare una soluzione ispirata ad un’ottica cristiana


Spunti di riflessione: La sintesi di un ipotetico dibattito in consiglio comunale.

« Diverse famiglie sinte hanno acquistato terreni agricoli, e sarebbero disponibili a trasferirsi ciascuna sul proprio terreno con le loro roulottes »
« Diamo loro invece degli appartamenti, nelle case popolari »
« Ma gli altri residenti delle case popolari non vedrebbero certo di buon occhio questi nuovi vicini di casa »
« Le case popolari sono innanzitutto per la nostra gente! »
« La cultura nomade rifiuta di vivere in edifici stabili. Preferiscono stare in case mobili, su ruote: che fastidio danno se se ne vanno sui loro campi? »
« Che vadano pure sui loro terreni con le loro roulottes. Ma che non diventino nuove baraccopoli »
« Gli zingari se ne dovrebbero andare e basta. Ritornino in Romania. Nel XXI secolo, il loro stile di vita non ha più ragion d’essere »
« Anche se nomadi, sono cittadini comunitari: con gli stessi diritti dei cittadini italiani, spagnoli, francesi, eccetera »
« La maggior parte di loro sono italiani in tutto e per tutto »
« S^, ma anche una nazione civile come la Francia sta pensando di espellere i Rom »
« Da quando c’è Sarkozy, la Francia non è mica più tanto civile »
« Le popolazioni nomadi sono spesso cristiane. E comunque sono figli di Dio, come tutti noi. Purtroppo ci si accanisce sempre contro di loro: non dimentichiamo che sono stati tra le vittime più numerose del nazismo, dopo gli Ebrei »
« La loro presenza nelle città è fonte di insicurezza e alimenta la malavita »
« Vorrebbero lavorare come tutti; ma se un giovane dice di essere rom o sinti, i datori di lavoro non lo prendono più. A nessuno piace andare a rubare »
« Non è più possibile girare liberamente, senza incontrare qualcuno che ti chiede insistentemente l’elemosina, ai semafori o davanti alle chiese »
« Ma non si dica che l’accattonaggio è uno dei problemi più gravi delle nostre città. I problemi veri sono altri: il lavoro, l’istruzione, il sostegno alle famiglie con anziani o disabili, l’evasione fiscale, la sicurezza sulle strade, eccetera »
« I nomadi rapiscono i bambini »
« I nomadi spesso sono giostrai, e dunque fanno divertire i nostri bambini »
« I nomadi sfruttano i minori per chiedere l’elemosina o per furtarelli »
« Ladri e disonesti ci sono in tutte le fasce della popolazione »
« Se uno non si vuole integrare, poi non può accampare delle pretese »
« Ma integrarsi vuol dire che debbono diventare tutti uguali a noi? Siamo così bravi, noi? »
« A chi non sta bene il nostro stile di vita, se ne può anche andare »
« Per me la soluzione migliore è che se ne rimangano nel loro campo nomadi, tanto faranno comunque ciò che vorranno » 
 « Dei 160mila rom oggi in Italia, 70mila hanno cittadinanza italiana; quelli rumeni (comunitari) sono 50mila. Quanti reati sono a loro ascrivibili? Difficile dirlo: gli autori dei furti vengono classificati per nazionalità, e non per etnia. Perchè dunque dire che la maggior parte dei furti li fanno i rom? Forse perché sono un bersaglio facile: vivono in miseria, e non hanno voce per reagire »   

1 commento:

  1. Con questo "gioco di ruolo", abbiamo provato a calarci in una situazione concreta, per imparare a superare i pregiudizi e a risolvere le questioni in una maniera che rispetti le persone e i nostri valori.
    Dal confronto, non sono uscite proposte risolutive, ma indicazioni di metodo: sarebbe dapprima opportuno incontrare una rappresentanza dei nomadi, per sentire le loro esigenze e proposte; ed eventualmente non si può escludere il ricorso ad un referendum tra la popolazione.

    RispondiElimina